martedì 11 febbraio 2014

[(s)Concerto poetico n. 193]

Resto sempre un po' shoccato,
dopo una bella canzone aver ascoltato,
per come tutto risulti perfetto
nella “forma” che han dato a quel motivetto.
E non sto parlando di quelle, pur bellissime, à la Battisti,
ma suonabili anche solo con una chitarra senza altri strumentisti.
Ma di quelle musicalmente più... complicate,
che saran pure “solo” musica “pop”, ma pure voi le avrete apprezzate.
Io di teoria musicale non me ne intendo molto,
e forse il non essere nell'argomento colto,
giustifica la mia meraviglia da ignorante
su una cosa probabilmente non così eccitante.
Resta il fatto che chi crea gli arrangiamenti,
non penso lo faccia senza studiati accorgimenti.
L'inserire proprio quel preciso strumento,
che non c'era fino a quel momento;
oppure quel particolare effetto sonoro,
o addirittura di persone un coro...
Sarò naif, ma lasciatemi meravigliare,
quando c'è chi dimostra di saperlo così ben fare.
Sarà studio o essenzialmente "mestiere"?
Non mi spiacerebbe, da un esperto sapere.
E magari anche voi, alla prossima canzone ascoltata,
ripenserete a questa mia poesia meravigliata.
gp

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