sabato 15 febbraio 2014

[(s)Concerto poetico n. 197]

La leggendaria Idra dalle sette teste,
non sapeva mai dove andare per le feste.
O meglio, di idee ne avrebbe avute pure,
ma mettere d'accordo tutti e 7 i cervelli, era tra le imprese più dure.
Di solito, due teste optavano per il mare;
altre due un monte volevano scalare;
due ancora stavano bene in pianura,
e tutte queste, alla settima facevano premura
che per le altre lei decidesse.
E che, ovviamente però, la loro idea scegliesse...
Ma lei rispondeva, essendo la più intellettuale,
che visitare una città d'arte sarebbe stata una scelta meno banale!
Le altre in questo erano sempre d'accordo:
da quel lato non sentivano, era il loro lato "sordo".
Così, purtroppo sempre capitava,
che a sorte la destinazione (delle altre) ci si giocava.
La settima, sconsolata, dovendo per forza di cose andare,
si portava dietro un libro, per il tempo passare.
Finché una volta riuscì le altre a convincere,
quando disse che Roma era interessante da vedere
perché famosa per i suoi Sette Colli, e loro fraintesero:
pensando si trattasse di un loro simile, la visita intrapresero.
Ma quando si accorsero che ai Colli non erano attaccate teste,
ci rimasero molto male, e iniziarono le proteste.
Quando la settima testa fece loro capire che un po’ di cultura,
le avrebbe salvate da una figuraccia futura,
le altre si persuasero a mettere nelle cose da visitare
anche qualche museo, mostra o Chiesa con l’altare.
gp

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