lunedì 17 febbraio 2014

[(s)Concerto poetico n. 199]

Creata per chi abbia uno o più gatti,
oggi è la Festa dedicata proprio ai “miatti”.
Nata nel 1990, giocando anche sul 17,
cui vari significati, la signora che lo scelse, dette,
celebra quel nostro amico a quattro zampe e una coda
che spesso sulle nostre gambe si accomoda.
Come saprà certo chi ne ha (più d’uno?) avuti,
sono animali liberi e cocciuti.
Ognuno diverso, proprio come noi persone,
ma che mai si farebbero comandare troppo dal padrone
che, come già detto, considerano più un gatto grosso,
cui magari la notte dormire addosso.
Qualcuno si dimostra un po’ troppo discolo,
e vive la sua vita sempre in pericolo
di essere cacciato per essersi comportato male;
per poi cambiare idea, quando lo si vede con quegli occhi a fanale.
Poi, non so se a voi è mai capitato,
ma a me è spesso successo di averlo trovato
con un lembo di ciniglia in bocca tenere,
e sulla stessa, l’estasi mal contenere.
Facendo la “pasta” a quattro zampe e pure le fusa,
come di qualcuno che di “qualcosa” troppo abusa.
Ma penso che rimarrà un mistero per molto ancora,
come altro, di quel gatto che a casa nostra dimora.
gp

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