lunedì 29 luglio 2013

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Ieri, al ristorante, ho visto un anziano
che stava solo, a un tavolo non lontano.
Mentre aspettavo la pietanza,
lo guardavo dalla mia parte della stanza.
Mangiava piano, senza fretta,
un po’ di verdure, e di carne una fetta.
Centellinava il tutto, mi sembrava,
e nemmeno una briciola tralasciava
per non doversi troppo presto alzare
e quel suo posto abbandonare.
Certo, non parlava con nessuno,
ma ogni tanto osservava qualcuno
che parlava lì vicino.
E lui faceva un sorrisino,
o annuiva, o con la testa negava;
e così alla discussione partecipava.
Poi tornava al suo desinare,
in attesa di qualcun altro ascoltare.
La padrona poi mi disse,
che quel vecchietto con le sue fisse,
ogni giorno e sera che gli era possibile
era lì a mangiare. Incredibile!
Ma poi neanche tanto, se ci pensate:
quante persone non sono accompagnate,
o non hanno figli a disposizione
che gli diano un po’ di attenzione?
Ieri, al ristorante, ho visto un anziano
e quando sono uscito, l’ho salutato piano.
gp

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