giovedì 6 febbraio 2014

[(s)Concerto poetico n. 188]

Su qual è la funzione della rima,
ne abbiamo già parlato prima?
Non mi pare, e quindi ora provo
a vedere se un senso alla domanda trovo.
Perché, in effetti, si dovrebbe così scrivere,
e una frase con l’altra accoppiare a dovere?
Dà questo un senso di straordinario
a quello che, scritto normalmente, sarebbe solo ordinario?
Oppure è il suono delle parole rimate,
che in questa maniera paiono rinate?
Nuovi significati sembrano prendere le frasi;
ma succede veramente in tutti i casi?
Oppure la cosa funziona solo talvolta,
se la nostra mente nel modo giusto le “ascolta”?
Meglio sarebbe una poesia non rimata, oppure
quelle con la rima, nel ricordo, son più durature?
Accade come per le canzoni “pop-olari”,
che si cantano così meglio intorno ai focolari?
Alla fine le domande son diventate tante davvero.
Che dite, ho un po’ esagerato, nevvero?
gp

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