venerdì 9 agosto 2013

[15]

Farsi una doccia fresca, con questo caldo,
è, direi, per molti un caposaldo.
Anche se io, per esempio, e datemi pure torto,
proprio fredda non la sopporto.
Diciamo che sia almeno tiepida, per massaggiare
anche le membra, e così meglio riposare.
E uso da anni lo shampoo all’ortica,
che dei capelli grassi è nemica.
Spalmando poi bene il bagnoschiuma al the verde
(che chi non lo usa, non sa quel che perde).
Acqua che scende,
scarico che prende.
Rivoli d’acqua che il solletico fanno,
fin quando laggiù non andranno.
E infine strofinarsi nell’accappatoio,
un poco di phon, e se serve il rasoio.
Più su stavo forse un po’ virando
verso una cosa lasciva, starete pensando...
Eppur nelle mie frasi non c’era malizia;
forse la mia è solo imperizia.
“Honi soit qui mal y pense” disse il terzo Edoardo,
quando intorno a lui sorrisero guardandolo per l’azzardo,
che una tal giarrettiera si era permesso di raccogliere.
E quel gesto fu così reputato probante, da mal gliene incogliere.
Tornando però alla nostra doccetta,
perché lo so che voi avete fretta,
vorrei dire che pure un bagno è accettabile.
Inteso in vasca, in piscina, oppure oltre l’arenile.
Ma essendo io ancora per un po’ a casina,
mi accontenterò della doccia mattutina.
gp

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