giovedì 15 agosto 2013

[21]

Nel paese dove vivo, oggi è giorno di mercato;
non so ben chi l’abbia scelto, ma l’avrà ben valutato.
Perché in altri posti cade di sabato, o in un altro giorno.
Insomma, quando lo saprò, di sicuro vi aggiorno.
Non so se anche a voi succede mai di andarci,
e magari un po’ passare il tempo a girarci...
Ci son banchi che copron ogni via,
con sopra ogni genere di mercanzia:
stoffe, abiti, lane e cotoni,
e poi sementi, rastrelli e anche forconi.
Della cucina tutti gli utensili;
per le signore, profumi e collane coi monili.
Per i signori, cappelli e cravatte,
ma anche pigiami e pure ciabatte.
E formaggi, salumi, spezie e olio per cucinare,
vini, caffè e tutti i dolci per il post-desinare.
E ancora frutta, verdura, sementi e innaffiatoi.
Comprali oggi, che sei qui e lo puoi!
Perché da domani dovrai aspettare,
ché solo di giovedì ci potrai ritornare.
C’è chi vi arriva dai posti più lontani,
e qui fa la spesa per giorni dei pani.
Ma anche si viene al mercato a trovare
l’amico o l’amica che qui è per comprare.
Ci si racconta le notizie del proprio paese,
e poi ci si saluta con fare cortese.
Quando io ancora vivevo in città,
mi ricordo che diversa era là la realtà:
chi va a far la spesa al mercato cittadino,
sempre di fretta porta in giro il cestino.
Poco ha tempo per fermarsi a parlare,
anche perché è più raro lì qualcuno trovare.
Anche i bambini e i ragazzini,
ancora oggi, nei paesini,
trovano che il giorno di mercato
sia in qualche modo più... beato.
Spero non cambi nel tempo, la situazione,
perché a veder la gente allegra, dà più soddisfazione.
Anche se è vero, io qui lo confesso,
che “cittadino” ero, e lo son pure adesso.
gp

Ora al mercato andrò a prendere un bel pollo arrosto,

ma intanto, ne approfitto per augurarvi Buon Ferragosto!

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