domenica 11 agosto 2013

[17]

Diciassettesima poesia,
di questa ben (?) avviata opera mia.
Se superstizioso io fossi stato,
alla successiva a piedi uniti sarei saltato!
Ma siccome, invece, e tanto,
ben poco me ne cale (e ne faccio un vanto),
eccomi qui per oggi ad ammansirvi
due o tre rime, (o forse oltre) che posso dirvi
sull’argomento, guarda un po’, del diciassette.
Per cui, i timorosi, cornetti e zampe di coniglio si tengano strette.
Intanto, per dirne una,
e questa direi che è una fortuna,
la faccenda di questo numero tapino
funziona solo fino al confino;
perché al di fuori dell’Italia,
son ben altri, i numeri con una malìa.
Tutti saprete che sia gli inglesi che gli americani
preferiscono dal 13 (ancor di più se venerdì) tenersi lontani...
Ma in altri paesi sono diversi, i numeri funesti.
Per dirne uno, in Giappone, lontani dal 4 corron lesti.
La ragione starebbe nel fatto che la pronuncia di quel numero,
sarebbe la stessa di quella che nomina l’accidente che porta... al feretro.
Mentre da noi, sull’origine della credenza
non è che ci sia proprio una scienza;
ma alcune teorie che qui veloce vi espongo,
visto che di due o più minuti adesso dispongo.
La più rinomata è quella che in latino
17 si scriva XVII. Ricordate il compitino?
Però se noi lo anagrammiamo,
diventa VIXI (ho vissuto, sono morto), che mena gramo.
C’è poi la battaglia della foresta di Teutoburgo, quella in cui
tre Legioni (la XVII, la XVIII e la XIX) videro, diciamo, i loro giorni più bui.
E così a Roma per molto tempo, di questo
9 d.C, rimase un ricordo decisamente funesto.
Ultima, riferita alla Bibbia l’ipotesi,
dove nel capitolo 7, versetto 11 della Genesi,
è indicato che il Diluvio Universale
iniziò il 17 del 2° mese (indovinate quale)
nell’anno 600 di Noé il multicentenario
(qualcuno può affermare il contrario?).
Ma sapete io or che vi dico, riguardo quel numerino?
Che a me viene solo un pensierino:
il 17 è pure nato il mio papà,
e che senza di lui, io non sarei qua.
Per ben finire, sapete come si chiama del 17 la paura?
Eptacaidecafobia! (e lascio a voi la sua difficile lettura).
gp

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