martedì 13 agosto 2013

[19]

Il detective Johnny, nel suo ufficio stava fumando
(beh, di altri tempi, stiamo parlando).
Quando la porta di colpo sbattè,
ma non per un colpo di karatè.
Era invece un burbero scimmione
di 160 chili, e due belle manone.
Grugno da idiota e una grande stazza;
dietro di lui, veniva timida una ragazza.
Si potrebbe dire che con il suo sorriso
illuminasse persino di quell’omone il viso.
E lui la lasciò passare dalla porta sfondata,
mentre Johnny, attonito, aveva già preso una sbandata.
Sedendosi, la lady, di fronte alla sua scrivania,
lui immediatamente si riprese dalla monotonia.
Lei gli raccontò le sue disavventure,
mentre lui intanto pensava che non poteva avere ancora smagliature.
Di un buon detective lei aveva bisogno,
e a lui pareva esser tutto un bel sogno.
Doveva il marito di lei pedinare,
il tutto ovviamente senza farsi notare,
perché lei era in dubbio, anzi, no, era sicura
che il maritino avesse, incredibilmente, un’avventura.
Non si trattava quindi d’altro;
solo di essere un poco scaltro.
Questo, purtroppo, era ormai l’unico lavoro
che faceva il detective, per mantenere un decoro.
Si mise allora a fotografare e seguire
il presunto fedifrago, senza farsi scoprire.
La vicenda è banale, non merita altra storia.
La donna era davvero cornuta, ma sempre meritoria
dell’attenzione di Johnny, e così alla fine lui potette
persino consolare la bella Babette.
gp

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