lunedì 11 novembre 2013

[(s)Concerto poetico n. 101]

Imparare a camminare,
tutti, l'abbiamo dovuto fare.
Si cadeva, ci si rialzava,
poco per volta si migliorava.
Con l'incoscienza dei fanciulli
(che non vuol dire esser grulli),
non ci si faceva spaventare.
E sulla faccenda, non si stava troppo a ragionare.
Avessimo dovuto impararlo ormai adulti,
ogni caduta, quanti insulti!
E poi dubbi, esitazioni,
del problema cercar diverse soluzioni...
Insomma, intendo, che talora,
affrontare le cose senza tanto pensare, non le manda in malora.
Ma ci aiuta a superare
situazioni che altrimenti staremmo ancora a studiare.
Sono le cosiddette p… mentali,
che ogni giorno produciamo a quintali.
Mentre invece dovremmo viver più serenamente,
e mantenere, appunto, più serena la mente.
Più facile a dirsi che a farsi, io ben lo so;
ma possiamo magari provarci ogni volta un po’?
E che ne dite di iniziare proprio questa settimana?
Mi direte poi, se ho detto una panzana.
gp

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