sabato 18 gennaio 2014

[(s)Concerto poetico n. 169]

L'elfo guarda gli animali scappare,
mentre, in lontananza, un incendio appare.
Predatori e prede uniti, in quella fuga precipitosa,
per sfuggire tutti a quella tremenda cosa.
E sentendosi inutile l'elfo sta piangendo,
per il disastro a cui sta assistendo.
Molti anni il bosco ci avrebbe messo
a ritornare come era adesso...
E forse neppure ce l'avrebbe fatta,
perché in questi casi qualcuno ne approfitta.
Lui infatti sa che l'incendio è doloso,
e questo lo rende ancora più doloroso.
Perché l'Uomo non capisce quanto male
faccia a distruggere quel mondo vegetale,
in cui migliaia di esseri convivevano
e già prima che arrivasse l'Uomo esistevano.
Purtroppo però quasi tutta l’umanità
guarda solo al guadagno, e spesso con malvagità.
Fintanto che non ci si sarà resi ben conto,
l'Uomo, a vivere bene con gli altri esseri, non sarà pronto.
E se qualcuno, da qualche pianeta, ci starà osservando,
di presentarsi a noi si starà ben guardando.
gp

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