domenica 26 gennaio 2014

[(s)Concerto poetico n. 177]

Dicono che fare un passo sia come in avanti cadere,
e secondo me, simile è imparare a vivere.
Il bimbo che inizia a camminare è fiducioso:
da troppi pensieri su come debba farlo non è corroso.
Quindi potremmo immaginare di fare noi lo stesso,
e vivere un momento dopo l’altro che viene appresso,
con la stessa spensieratezza e fiducia che ce la faremo,
come da piccoli l’abbiamo che cammineremo.
A volte però per capirlo ci mettiamo una vita;
così lo impariamo veramente solo quando ormai è finita.
E purtroppo non serve a nulla sentirlo o leggerlo,
fintanto che sulla propria pelle non si può viverlo.
Vi auguro perciò di farlo vostro in fretta
perché, sì, beh… il tempo non aspetta.
gp

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