mercoledì 2 ottobre 2013

[(s)Concerto poetico n. 61]

L’ape “bottinatrice”, laboriosa,
va in giro per i campi senza posa.
Dopo un fiore, subito un altro e un altro ancora:
raccoglier nettare, acqua, propoli, melata e polline è il lavoro che adora.
Nessuno mai le ha detto che altro poteva fare,
e quindi lei, beatamente, continua a portarli all’alveare.
Qui, altre sue compagne più giovani intanto creano,
industriose e con una tecnica da battimano,
le celle di cera fatte per ampliare il favo
e contenere, nel loro esagonale incavo,
il miele fatto con quanto portato dalle esploratrici;
e per questo si chiamano “costruttrici”.
Oltre a questo, battono le ali per la temperatura giusta mantenere,
e poi si mettono anche da vespe o altro la colonia a difendere.
Anche l’ape di cui descrivevo il gran lavoro all’inizio,
quand’era più “piccola” faceva tutto ciò, ma non per sfizio.
È per questo scambio di ruoli nel tempo, che la natura ha creato
le api operaie con questo sistema ben studiato:
appena sviluppate, allattano le larve con la pappa reale,
e preparano le celle per la covata regale;
poi, da “nutrici”, passano alle altre fasi già citate.
E questo per tutto il corso dell’estate.
La brutta stagione è invece, per altre api specializzate, dedicata alla difesa
dell’alveare e della Regina, cui non deve esser recata offesa.
Tutte, in inverno, poi si stringono tra loro scaldandosi nel “glomere”:
ammasso di api che permette loro di sopravvivere.
E dandosi il cambio le une alle altre verso la parte esterna,
dimostrano quasi una considerazione più che fraterna.
Preparano anche, prima della primavera, le migliori condizioni
per l’arrivo delle nuove generazioni.
Una società, questa, in cui tutti fanno il proprio dovere
senza per forza un tornaconto o più degli altri voler avere.
A volte (certo, con le dovute differenze),
dovremmo imparare dagli esseri più semplici, ma cerchiamo solo le convenienze.
Di “fare il miele” per i nostri fratelli e sorelle proprio non ci pensiamo,
ed egoisti, malgrado l’ “evoluzione”, purtroppo noi restiamo.
gp

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