giovedì 10 ottobre 2013

[(s)Concerto poetico n. 69]

Non vorrei sempre sembrare quello legato ai vecchi ricordi
(e purtroppo questo definisce anche i miei… esordi),
però, ragionavo in questi giorni,
su come sia cambiato il modo di studiare e dintorni.
Una volta magari in biblioteca ci si trovava,
per avere a disposizione diverse enciclopedie su cui si cercava
un approfondimento alla materia studiata;
passandoci anche buona parte della giornata.
Si facevano fotocopie, se poteva servire,
o si ricopiava il testo (una fatica che non sto a dire).
Ora, invece, i nostri ragazzi hanno la possibilità
di far ricerche con molta più facilità.
Forse non si rendono ben conto
di cosa significhi avere già tutto pronto all’occasione: non c’è confronto!
Ormai, con pochi click, cercando in rete,
trovate tutte le informazioni che volete.
E volendo le si può stampare,
oppure il mitico copia/incolla usare.
Si prepara quindi la ricerca scrivendo (o copiando)
su un PC come quello che sto usando.
Insomma, oggigiorno c’è a disposizione,
per chi di informatica abbia qualche nozione,
un moderno delle Giovani Marmotte Manuale,
sempre aggiornato e sempre attuale,
da poter portare pure in giro;
le possibilità sono da capogiro!
Certo, già mi aspetto che notare mi farete,
che non ovunque c’è possibilità di esser collegati (e ragione avete).
Molto più semplice sarebbe posseder davvero
quel famoso Manuale, ovunque ci si trovi. Nell’uno o nell’altro emisfero.
Mi viene però il dubbio che forse non tutti lo conoscono,
perché magari “Topolino” (ahi!) di legger da sempre si proibiscono.
In ogni caso, nelle storie dei paperi si narrava
di questo manuale onnisciente in cui davvero tutto si trovava.
Ne hanno fatto anche, tanti anni fa, diversi volumi realmente stampati,
cui il primo (e un altro di Nonna Papera) di recente al Corriere son stati abbinati.
Sempre nella mia giovinezza, provai persino
a crearmi un mio Manuale col riassuntino
delle notizie che più utili giudicavo
se vivere all’aperto prima o poi mi trovavo.
L’avevo completato con disegni (ricopiati) e tutto quanto,
ma non lo finii, per cui troppo non me ne vanto.
Vorrei infine sottolineare quanto sia importante essere sempre di ogni cosa curiosi
(che praticamente è l’opposto dell’essere accidiosi),
e perciò vi regalo, qui sotto, di Jean Rostand una pertinente citazione:
“Un uomo non è vecchio finché è alla ricerca di qualcosa.” (e io appoggio l’affermazione)
gp

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