lunedì 21 ottobre 2013

[(s)Concerto poetico n. 80]

L'esercito nemico avanzava sulla pianura,
come cavallette su una coltura.
Dove passava, più l'erba cresceva,
e la nera mietitrice il suo tributo si prendeva.
Orfani ne creava a iosa,
e più compagno aveva nessuna sposa.
L'esercito alleato, d'altro canto,
non che di far meglio poteva far vanto.
Perché la triste realtà é proprio questa:
quando c'é la Guerra, nessuno fa festa.
Da una parte o dall'altra della barricata,
c'é solo gente triste e disperata.
E invece chi la guerra ha voluto,
di solito in un posto caldo e sicuro sta seduto.
Io dico qui perciò, cari guerrafondai,
se volete uccidere, fatelo tra di voi, e non mettete gli altri nei guai.
E se vi piace fare il gioco della Morte,
invitatela solo alle vostre porte.
gp

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