giovedì 5 dicembre 2013

[(s)Concerto poetico n. 125]

C'era un semaforo, che faceva parecchi dispetti;
e non è bello, se intanto il verde aspetti.
A volte il giallo saltava a piè pari,
creando scompiglio e incidenti vari.
A volte il verde non faceva comparire,
saltando dal rosso al giallo senza neanche avvertire.
Avevan provato a cambiargli i contatti,
ma miglioramenti non se n'erano fatti.
Avevan poi deciso allora di spegnerlo,
ma in quel punto, era peggio non averlo.
Poi, uno psicologo illuminato
con un'idea in Comune era andato:
per lui il semaforo non aveva un malfunzionamento,
ma solo, nel cuore della centralina, tanto sentimento.
E così, attirava su di lui l'attenzione,
nell'unico modo che gli permetteva la sua funzione.
Decisero allora di, a turno, un po' di tempo dedicargli,
per fargli compagnia e anche un poco parlargli.
Il semaforo da quel momento divenne diligente,
e coi suoi colori non sbagliò più niente.
gp

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