mercoledì 11 dicembre 2013

[(s)Concerto poetico n. 131]

C'era una volta un gatto rosso,
acquattato dentro un fosso.
Voleva fare quel giorno un agguato,
a chiunque di lì fosse passato.
Sentì qualcosa avvicinarsi,
e le unghie, sul terreno, iniziò a farsi.
Spalle basse e fondoschiena alzato,
di lì a poco sarebbe saltato.
Era già pronto a balzare,
quando si sentì chiamare.
Il padroncino lo stava cercando,
proprio quando lui stava cacciando.
Vabbè, si disse, un attimo ancora,
che stava aspettando ormai da un'ora.
Ma proprio quando si stava per lanciare,
si sentì dalla coda afferrare.
Era Giovanni, il vicino "burlone",
che non perdeva l'occasione,
di torturare il povero gatto;
che, peraltro, nulla gli aveva mai fatto.
Dentro a un sacco lo chiuse quel malfattore.
Forse ve l'avrebbe lasciato anche per ore...
Ma per fortuna giunse di corsa il suo padrone,
che diede a quel tipo una bella lezione.
E per buon peso, quando il gatto si liberò,
alla sua testa subito si avvinghiò
Il malcapitato corse via di filato,
ma di quel giorno, sicuro, se ne sarebbe ricordato.
gp

Nessun commento:

Posta un commento