sabato 7 dicembre 2013

[(s)Concerto poetico n. 127]

Domani mattina, andrò il sangue a donare;
magari per questo, una vita potranno salvare.
O forse, proprio il mio non servirà,
ma non importa poi tanto a chi andrà.
Il solo fatto di farlo, mi fa piacere,
perché lo ritengo un mio dovere,
soprattutto nei periodi in cui la richiesta aumenta.
Senza contare che anche diversi vantaggi personali, presenta:
innanzitutto, si è continuamente monitorati,
perché a chi dona, i risultati delle analisi vengono inviati.
Se ci sono poi problemi, è prevista una visita più approfondita;
insomma, la propria salute dev’essere garantita.
Una volta all’anno, non bisogna dimenticare,
che una visita più completa (sempre gratuita) ti fanno fare.
Sarà la mia poi solo un’impressione,
ma dopo aver donato, mi sento assai benone.
Oltretutto dicono che faccia bene, questo ricambio forzato,
anche se, in modo certo più lento, il sangue è naturalmente rigenerato.
Una cosa credo utile, da far presente
(anche se io non la uso per niente),
é quella che, se in settimana si fa la donazione,
l'intero giorno di permesso dal lavoro si ha a disposizione.
Aggiungiamo alle cose positive,
anche la colazione offerta e le altre iniziative,
che l’Associazione Volontari cui faccio parte,
organizza tutto l’anno ad arte.
Ed è poi anche un’occasione,
per conoscere diverse belle persone,
che condividono un atto volontario.
Atto che, magari, possiamo rendere anche ereditario,
facendo capire ai nostri figli l’importanza
del donare con costanza.
Consiglio perciò a tutti di provare,
e il centro di donazione più vicino cercare.
Per poi magari riferire qui in fondo,
se è stato tempo perso, o se dopo vi sentite meglio, nel profondo.
gp

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