sabato 28 dicembre 2013

[(s)Concerto poetico n. 148]

La pioggia è utile, per la campagna,
perché la terra, da tempo asciutta, bagna.
La pioggia è utile, per i popoli assetati,
perché riempie i bacini prosciugati.
La pioggia è utile, per gli animali,
vivano essi in natura o nei cascinali.
La pioggia è utile, per le piante;
per qualcuna di meno, per altre in maniera importante.
Ma la pioggia, quando viene giù per troppo tempo,
diventa quantomeno un contrattempo.
La terra non la riesce più ad assorbire;
di vederla scendere non si sta più a gioire.
Persino di annegarvi, si rischia pure,
se mette sotto anche i caseggiati e le basse alture.
L’acqua è il bene più prezioso,
ma talvolta anche l’elemento più pericoloso.
Già, col nostro operato, abbiamo sconvolto ovunque il clima,
che, chiedetelo ai vostri vecchi, non è più come prima.
Sta solo a noi quindi verificare
che, per il pericolo non incrementare,
si osservino i giusti accorgimenti
perché non si scatenino sempre più gli elementi.
Magari mettiamolo, nell’anno che verrà, tra i buoni propositi,
ma facciamo in modo che i provvedimenti appositi
non si facciano poi troppo aspettare;
oppure, quando vedremo il cielo coprirsi, inizieremo a tremare.
gp

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