giovedì 26 dicembre 2013

[(s)Concerto poetico n. 146]

Tutti i cuccioli sono carini;
specialmente i gatti e i cagnolini.
Ma poi, com’è naturale, diventan grandi,
e tu dove metter quella cosa ingombrante, ti domandi.
E così, da “carini” diventano una scocciatura,
perché si scopre di colpo la fregatura.
Oltre a doverli bene nutrire,
i loro bisogni si devono pulire.
Portarli fuori, o cambiar la sabbietta,
che talvolta puzza come fosse passata una moffetta.
Magari qualcosa in casa possono anche rovinare,
ma non lo fanno anche i bimbi in età (e non solo) prescolare?
Sono anche infine, dal veterinario,
da portare spesso, e non é poco il suo l'onorario.
E allora, chi ce lo fa fare?
Meglio se, da qualche parte, si possano lasciare.
Succede così, che a qualche mese dall'acquisto,
fatto per il figlio/a che in una vetrina l'aveva visto,
si decida che era meglio uno finto comprare,
e che quel problema a quattro zampe lo si possa abbandonare.
E allora meglio che, a chi abbia questa idea,
gli capitasse una bella diarrea.
A cui aggiungerei altre belle maledizioni,
per aver avuto di queste intenzioni.
Già troppi animali vedo tutti i giorni schiacciati,
sui percorsi suburbani asfaltati.
Quindi, fatevi un esame di coscienza,
se, di avere un cucciolo, sentite veramente l'esigenza.
Perché non è come il vostro telefonino,
che una volta rotto, o fuori moda, può finire nel cestino.
È invece una creatura, che tutto il suo amore vi concede,
e che solo di essere rispettata, e magari coccolata, chiede.
Fortunati coloro che sotto l'albero un cucciolo han trovato,
ma ricordate: come ogni essere che ci vuole bene, va trattato.
gp

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