domenica 15 dicembre 2013

[(s)Concerto poetico n. 135]

“Il mondo è fatto a scale:
c'è chi le scende, e chi le sale”,
ci ricorda un vecchio detto
che, nella sua ineluttabilità, io, in cuor mio, male accetto.
Insomma, con questo ci viene segnalato
quanto, questa invenzione che talvolta toglie il fiato,
sia una perfetta metafora della vita;
e su quanto, talvolta, dobbiamo faticare nella sua risalita.
Chi, in partenza, si trova sui gradini iniziali,
per salire non può farsi troppi problemi esistenziali.
Altrimenti non ce la farà mai più,
e sempre, nella sua esistenza, rimarrà laggiù.
Chi qualche gradino in partenza gli è stato evitato,
dovrà invece fare attenzione che di sotto, da chi cerca di salire, non venga buttato.
Chi, per sua fortuna, già praticamente in cima è sistemato,
potrà solo discenderli, senza neppure aver sudato.
Scalinatella longa longa recita una canzone,
con, nel suo bel testo, sentimento a profusione.
E nel ricordarvi questa melodia,
vorrei che ognuno, serenamente, della sua vita lieto sia.
Cercate di viverla con la testa sempre rivolta in alto,
evitando però, inciampando sul cammino, di fare un gran salto.
Secondo me, è più ragionevole non pensare che, quello avverso, sia per forza il nostro destino,
ma che possiamo costruircelo giorno per giorno, sin dal mattino.
gp

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