martedì 3 settembre 2013

[(s)Concerto poetico n. 32*]

*32 é un numero magico.
O almeno, per quanto mi riguarda, io così dico.
Perché, sarò un po' fissato,
ma sapeste quante volte l'ho trovato
in libri, fumetti, cartoni e racconti,
film, telefilm e altre “fantastiche” fonti?
Sembra quasi che gli autori di tutto il mondo,
si sian messi d'accordo per inserirne uno ogni secondo.
Vorrei, per farvi capire e fornire più argomenti,
quasi fare una foto di tutti quei momenti,
quando video vedo o testi leggo, in cui è adoperato
nel modo più disparato.
Ne verrebbe fuori una bella collezione;
fateci caso, e mi darete ragione.
E comunque lo trovo anche nella vita, in modo quasi beffardo:
talvolta (spesso), quando per “caso” l'orologio guardo,
o sott’occhio mi capita una targa, una cifra di qualcosa o un cartello,
che a volte mi chiedo se ho bacato il cervello.
Ma le occasioni sono, tutto sommato, così tante,
che la cosa diventa quasi allarmante.
Un amico ha ipotizzato una “percezione selettiva”;
praticamente, il cervello lo cercherebbe tra gli altri numeri di sua iniziativa.
Oppure, e a me piace maggiormente, di “coincidenze significative”,
come Jung nei suoi libri le descrive.
In pratica stiamo parlando di Sincronicità,
cioè (circa) di accadimenti consecutivi in qualche modo legati, nella realtà.
A me sembra però si stia andando un po’ fuori argomento
(anche se di “casualità impossibili” me ne capitano ogni momento).
Guardando anche al suo, nei vari campi, significato,
non è che una risposta utile vi abbia trovato.
32 sono i pezzi e le caselle bianche o nere nella scacchiera;
il capitone (!) lo rappresenta nella Smorfia veritiera;
interessanti i 32 “sentieri” nel “Libro della formazione”,
per la Cabala ebraica frutto di grande ispirazione;
e che 32 denti tutti noi adulti dovremmo avere non sto a ricordarvi
(nello specchio per contarli potete guardarvi).
A 32 gradi Fahrenheit l’acqua congela, al livello del mare;
è il numero atomico del Germanio, e ancora oltre potrei continuare...
In definitiva, qui io chiedo a tutti i miei lettori
di aiutarmi a capire, prima che la mia “mania” peggiori.
E mentre aspetto, nel frattempo,
vado a cercarmi in giro il numero, come passatempo.
Ma intanto vi ricordo che: “Il caso è Dio che passeggia in incognito".
diceva Albert Einstein, quel genio fatto e finito!
gp

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