lunedì 23 settembre 2013

[(s)Concerto poetico n. 52]

“Chi ha rubato la marmellata?”,
diceva un tempo una canzone per bimbi molto amata.
Per chi, come me, allora c’era (eh, sì… non son più un giovine fringuello…),
era divertente, cantarne il ritornello.
Faceva da sigla all’anteprima del programma domenicale
abbinato alla Lotteria Italia (ma non chiedetemi anche il canale!).
Da Lino Toffolo la ricordo cantare,
con la sua voce particolare;
mentre dal “grande” Bruno Lauzi era scritta,
e di Pippo Baudo e Pino Caruso era l’allegra arietta.
Per dirla proprio tutta, la sigla era animata
dallo Studio Bozzetto (e qualche loro film o serie avrete sicuramente amata).
Però, rileggendone il testo oggigiorno - ma non vorrei essere banalizzante -,
secondo me, aveva un testo piuttosto terrorizzante.
C’era dunque questo cane poliziotto,
che di nome faceva Johnny Bassotto
(la razza ve la faccio indovinare),
che andava in giro per i bambini discoli beccare.
Era praticamente un Grande Fratello, ma solo per l’infante,
aiutato da un pappagallo e da un elefante.
L’uno faceva da radiospia,
e l’altro interveniva se troppo grossa era la bugia.
Quindi attenti, bambini, a dirne qualcuna,
che il cane Johnny non aveva pietà alcuna!
Entrava nel letto di chi le aveva raccontate,
per coprire le marachelle procurate...
… e con le manette arrestava la fantasia!
Accidenti, che crudeltà, mammamia!
Poi ti svegliava e faceva confessare, cercando di scoprire,
quale malefatta avevi cercato di coprire.
Personalmente, la trovo un poco esagerata,
questa soluzione adottata.
Ma credo fossero altri tempi,
in cui si punivano davvero tutti, e si davan buoni esempi.
Forse dovrebbe esserci ancora una canzone monito,
per quelli che ogni giorno di noi si burlano a menadito.
A questi perciò potremmo ripetergli, come allora, con severità,
attenti, perché: “Il bassotto poliziotto, scoprirà la verità!”
gp

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